"Molti anni
dopo, di fronte al plotone di esecuzione, il colonnello Aureliano
Buendia si sarebbe ricordato di quel remoto pomeriggio in cui suo padre
lo aveva condotto a conoscere il ghiaccio. Macondo era allora un
villaggio di venti case d'argilla e di canna selvatica costruito sulla
riva di un fiume dalle acque diafane che rovinavano per un letto di
pietre levigate, bianche ed enormi come uova preistoriche. Il mondo era
così recente, che molte cose erano prive di nome, e per citarle
bisognava indicarle col dito."
"Cent'anni di solitudine" di G.G. Marquez
Il romanzo si ambienta nel
villaggio di Macondo, dove vivono le quattro generazioni della famiglia
Buendia. Inizialmente Macondo vive in una condizione
di prosperità e innocenza ma una
tragica svolta avviene quando l'esercito spara sulla
folla di operai in sciopero, facendone strage. Per Macondo è il
principio della fine.
Alle vicende di Macondo s'intrecciano quelle dei suoi fondatori Jose Arcadio e Ursula Buendia e dei loro discendenti. Sui Buendia pesa però la minaccia di una profezia.La famiglia Buendía è destinata a vivere cent’anni di solitudine e si estinguerà solo dopo che quello che è scritto sarà compiuto e che sarà stato generato un animale mitologico con la forza dei José Arcadio, la solitudine nello sguardo degli Aureliani e la coda di maiale. Una creatura generata con vero amore ma un amore incestuoso tra zia e nipote. La predizione alleggia sinistramente su tutto il romanzo, fino a realizzarsi alla fine, quando l'unione di Amaranta Ursula e del nipote Aureliano porterà alla nascita di un bambino mostruoso, che viene divorato dalle formiche un'ora dopo la sua nascita. Con lui si estingue la stirpe dei Buendia: Amaranta Ursula muore di parto e Aureliano viene portato via dallo stesso vento che distrugge Macondo.
Alle vicende di Macondo s'intrecciano quelle dei suoi fondatori Jose Arcadio e Ursula Buendia e dei loro discendenti. Sui Buendia pesa però la minaccia di una profezia.La famiglia Buendía è destinata a vivere cent’anni di solitudine e si estinguerà solo dopo che quello che è scritto sarà compiuto e che sarà stato generato un animale mitologico con la forza dei José Arcadio, la solitudine nello sguardo degli Aureliani e la coda di maiale. Una creatura generata con vero amore ma un amore incestuoso tra zia e nipote. La predizione alleggia sinistramente su tutto il romanzo, fino a realizzarsi alla fine, quando l'unione di Amaranta Ursula e del nipote Aureliano porterà alla nascita di un bambino mostruoso, che viene divorato dalle formiche un'ora dopo la sua nascita. Con lui si estingue la stirpe dei Buendia: Amaranta Ursula muore di parto e Aureliano viene portato via dallo stesso vento che distrugge Macondo.
...qual è il fatto, la situazione, il personaggio che abbinate
istantaneamente pensando a questo romanzo?
Io penso subito agli animaletti di caramello di Ursula:)
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