martedì 14 aprile 2015

Intervista a Fabio Davì, autore di "Alla ricerca dell'arma ancestrale: la falce di Saturno"

Vi ricordate di Fabio Davì con il suo romanzo fantasy "Alla ricerca dell’arma ancestrale: la falce di Saturno" di cui abbiamo parlato lo scorso mese? Eccolo qui...con una bella e lunga intervista...

Raccontaci in poche parole chi sei e cosa ami fare

Mi chiamo Fabio Davì, sono diplomato in tecniche della moda e del costume, laureato all’accademia di belle arti di Palermo, in arti visive e discipline dello spettacolo con il massimo dei voti. Mi piace disegnare, dipingere, leggere e scrivere, il tutto con la musica perchè per me la musica è Vita.

     Un episodio simpatico della tua vita

Uno dei molti episodi che posso raccontare riguardano la presenza del mio gemello. Mentre mi stavo recando in libreria una signora mi ferma; poiché la conosco la saluto, e pochi secondi dopo mi ringrazia. Io stupito le domando il perché.

Lei cerca di farmi rammentare di una cortesia che era stata fatta al marito, poi mi guarda bene e, vedendomi titubante, comprende subito che stava ringraziando il gemello sbagliato. Si riferiva a mio fratello e ci siamo messi a ridere, in quanto sono situazioni quotidiane per me.

     Qual è il ruolo della scrittura nella tua vita?

Bhè… è da poco che mi sono affacciato in questo mondo e scrivere, immergermi nella storia e nei personaggi, mi dà un senso di pace, quella pace che a volte manca per le varie vicissitudini che la vita riserva. Quindi è importante ritagliarmi quel tempo e dedicarlo alla scrittura, lo trovo necessario, per me è un’ esigenza.

     Sei più lettore o scrittore?

Bella domanda, ho sempre letto, lo amo fare, ma ad oggi lo vedo come un doppio binario, leggere mi apre nuovi orizzonti e poi riverso il tutto sulla mia scrittura.

     Leggi solo generi simili a quello che scrivi o ti piace spaziare?

In verità ho sempre spaziato, da Manzoni a Dan Brown, Wilbur Smith passando per Umberto Eco e Stephen King, ma appena ho stretto per la prima volta un libro fantasy, precisamente il secondo volume della saga Harry Potter, è cambiato tutto, le emozioni che quelle pagine mi hanno fatto provare, le curiosità e il pathos che sentivo, prima di allora null’altro mi avevano dato, poi la voglia di divorare insaziabilmente tutta la saga del giovane maghetto, passando poi per il ciclo di Eragon, e continuo tutt’ora a leggere la narrativa fantasy, quindi rimango sul genere. 
     Un aggettivo, un colore ed una canzone che descrivano il tuo ultimo romanzo

Un aggettivo che potrei dire che lo riassume è Intrigante.

Il colore più appropriato, e che mi rispecchia in prima persona, è il colore Viola. Il Viola ha la capacità di rendere la persona seducente ma, di contro, anche molto inquieta e suggestionabile.

Chi ama questo colore è pervaso dal forte desiderio di essere accettato e di piacere alle persone che lo circondano. Di solito denota una predisposizione ad essere apprensivo e impacciato ma desidera anche essere compreso e che venga trattato con modi gentili. Chi predilige il Viola trova difficoltoso controllare il suo livello emozionale ma sa anche accantonare la troppa razionalità. Amante dell’arte in tutte le sue forme, adora le forti sensazioni che provengono dal contatto con l’ambiente e le persone. Tutte caratteristiche che personificano i miei protagonisti.

La canzone…fammi pensare…, difficile, ne potrei elencare tantissime ma scelgo la più ovvia, e lo dico per chi mi conosce, “ Riuscirai” di Cristina D’avena

     Un personaggio letterario che ami, uno che proprio non sopporti ed uno con cui passeresti una notte d'amore

Se parliamo sempre di fantasy, amo tantissimo Aslan, il Grande Leone, è uno dei personaggi de “Le cronache di Narnia”.

Quello che non sopporto.. bhè ce ne sono tanti, da Lord Voldemort a Capricorno di “Cuore d’inchiostro”, la Strega di  “Le cronache di Narnia”  ma il numero uno è Galbatorix della saga di C. Paolini.

Una notte d’amore ( anzi più notti ben volentieri) la passerei con un personaggio che fa parte del romanzo di Alex Troma “Leviathan”, non è un vero e proprio fantasy, ma in alcune scene si ci avvicina, ma non vi dirò di chi si tratta, è un desiderio che mi terrò per me.     
I tuoi progetti per il futuro

Sono tanti, sto per prendere la qualifica della patente informatica europea e nel       frattempo sto pubblicizzando il mio libro, nelle radio e presso le scuole, ho già le basi per altri due romanzi, e tanta voglia di stare in mezzo alla gente per parlare del mio libro, come autore ma anche illustratore della copertina e dei 15 disegni interni.
 
Ecco a voi la trama: "Un terrificante scontro si svolge sull’Olimpo: Zeus e i suoi fratelli contro Ade fratello e despota, solo per evitare che  quest’ultimo si impossessi dell’arma ancestrale, la falce di Saturno, uno strumento potentissimo. Il terribile scontro causa la scomparsa dell’arma, risucchiata all’interno di un buco nero e precipitata come una cometa in un mondo lontano, oltre il tempo e lo spazio. Nel regno di Hanthetris un uomo di nome Rasputin ne brama il potere. Ad ostacolarlo ci sarà un giovane che dovrà impedire la sua ascesa, Halui, un ragazzo di 15 anni predestinato a scontrarsi con il terribile Tiranno circondato da bestie e feroci guerrieri. Dovrà affrontare prove durissime, incontrare sacerdotesse appartenenti ad un’antica congrega quasi estinta e si scontrerà con L’Amie, Golem, mostri di sabbia; nel suo viaggio verrà affiancato da Florence la sua migliore amica e dalla vestale consanguinea incontrata lungo il tragitto. Sarà sufficiente trovare l’arma per evitare che il nemico adempia al suo scopo?".
Che ne dite?  Questa trama ha un po' stuzzicato la vostra fantasia?

Titolo: Alla ricerca dell’arma ancestrale: La falce di Saturno
Autore: Fabio Davì
Editore: Book Print
Costo: euro 19,80
Disponibile anche in ebook a euro 4,90






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