giovedì 23 aprile 2015

...parliamo di classici...La signora delle camelie di A Dumas

Il romanzo è del 1848 da Dumas figlio e si sospetta sia di tipo autobiografico.
La vicenza, infatti, si ispira alla versa storia di una cortigiana di Parigi, morta molto giovane di tisi.
Nella realtà si chiamava Alphonsine Marie Duplessis, nel romanzo si chiama Margherita Gautier nella "Traviata" di Verdi si chiama Violetta ma la storia sembra che sia la stessa.
Margherita è una giovane affascinante che fa la cortigiana a Parigi. Molti sono gli uomini che si accompagnano a lei e Armando è uno di loro. Lui però si innamora perdutamente e il suo amore riesce a conquistarla.
Il romanzo comincia dalla fine della storia, dall'asta degli averi di Margherita che viene tenuta dopo il suo funerale per pagare i debitori. Il narratore partecipa casualmente all'asta ed acquista un libro; Armando per farselo restituire gli racconta la sua storia..
 Margherita veniva chiamata "la signora delle camelie" per i fiori che prediligeva. Armando Duval, giovane borghese, si innamora subito di lei.
E la sua non è un’attrazione superficiale come quella di tutti gli altri ma perché vede in lei una una dolcezza non comune. E il sentimento di Armando sembra far breccia nel cuore della donna. Questa volta l’amore è finalmente sincero, anche se altalenante fra momenti di passione e i retaggi dei trascorsi del passato da prostituta di Margherita.
 
Ma la felicità dura poco perchè lo spettro della tisi trascurata e dei creditori cala sulla vita di Margherita. In più il padre di lui, uomo dai saldi valori morali, ostacola con forza il rapporto.
Margherita allora sceglie per amore di abbandonare Armando, che si dispera, la odia e la ama, la cerca e si vendica senza comprendere che quello che è un gesto d’amore.
 Margherita, che è convinta che la sua salute sarebbe migliorata se Armando le avesse fatto visita, rimane sola ed abbandonata da tutti e i creditori non aspettano che la sua morte per cominciare l'asta. Alla fine Margherita muore di tisi.

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